Questo filone di ricerca si basa fondamentalmente sul lavoro di Jaak Panksepp (1943-2017, candidato al Nobel recentemente scomparso), un neuroscienziato che ha contributo a “mappare” nel cervello i sette sistemi motivazionali alla base delle funzioni superiori che sono: RICERCA (SEEKING; attesa), PAURA (FEAR; ansia), COLLERA (RAGE; rabbia), DESIDERIO SESSUALE (LUST; eccitazione sessuale), CURA (CARE; accudimento), PANICO/SOFFERENZA (PANIC/GRIEF; tristezza), GIOCO (gioia sociale). Una comprensione dei sistemi emotivi del cervello, e dei sintomi fisici e psicologici che essi possono generare, non è importante solo per i medici, gli psichiatri e professioni consimili, ma anche per gli insegnanti e i dirigenti scolastici di ogni livello, i loro allievi e le rispettive famiglie. Le neuroscienze affettive indicano la strada per il trattamento di sintomi di squilibri emotivi specifici e reali, quali l’autismo, la depressione e le psicosi. Jaak Panksepp auspicava la creazione di veri e propri Templi del Gioco (Play Sanctuaries), ovvero asili e scuola materne che vedessero i bambini e le loro famiglie, affiancate da esperti in facilitazione motivazionale del Sistema emotivo neurale del GIOCO, impegnati in attività ludiche che favorissero lo sviluppo del bambino nella sua globalità. Egli riteneva che un pieno sviluppo delle capacità di questo sistema neurale profondo fosse inoltre un prerequisito per prevenire l’insorgenza di disturbi dell’età evolutiva, quali i disturbi del linguaggio, le dislessie e i disturbi dell’attenzione.